Questa è la domanda che mi viene fatta più di frequente dopo una sessione neonato o comunque quando genitori e amici si trovano a guardare le mie foto. Spesso le stesse mamme (più i papà devo dire, anzi a parlare sono le loro occhiaie), dopo una sessione neonato, mi dicono “sì, va bene, ma per questa notte? Possiamo chiamarti anche questa notte?”
Quando ho cominciato a fotografare i neonati, la loro gestione, lo ammetto, era la cosa che più mi preoccupava. Ero sicura della mia tecnica fotografica, venivo dalla fotografia sportiva, ero preparata a cogliere l’istante e nel migliore dei modi, ma un neonato? come avrei fatto con quei piccoli miracoli tutte smorfie, pianti e “cigolii”?
Sono tornata a studiare, ho osservato e ascoltato i grandi fotografi in questo settore e alla fine ho scoperto tante cose che, certo ad averle scoperte prima, mi avrebbero risolto la vita anche con i miei figli neonati.
La fotografia di neonati non richiede solo competenze tecniche, artistiche e fotografiche. E no, non li narcotizzo. Vi stupirò: li ascolto. Ho imparato a conoscere cosa gli piace e li fa stare beati. Anche in questo campo l’esperienza aiuta molto, sessione dopo sessione ho sviluppato una sicurezza e una dimistichezza che mettono sicurezza a me, ma soprattutto ai neogenitori che decidono di affidarmi i primissimi ricordi del loro bambino.
La sessione neonato è la sessione più lunga in fattore di tempo. Preparo i genitori a quelle 2, 3 ore proprio perché si seguono i ritmi del bambino, che sia una poppata, o una pipì.. (tutto nella norma, non preoccupatevi!) Sono gli stessi neonati che con le loro espressioni ed esigenze finiscono per guidare quello che è il mio lavoro.
È anche vero che rispettare determinate tempistiche può notevolmente influire sui risultati e sullo svolgimento della sessione stessa. Un servizio neonato dovrebbe essere svolto nei primi 15/20 gg di vita.
Nei loro primissimi giorni i nuovi nati tendono a tenere più il sonno e adorano essere contenuti, come lo erano stati fino a qualche giorno prima nel grembo materno, di qui la tecnica del wrap (per intenderci, quella che usavano le nostre nonne avvolgendoci stretti stretti in tessuti morbidi e caldi). Nelle prime settimane poi, i neonati non hanno ancora problematiche come colichette o acne “giovanile” (molto giovanile direi. Mi rivolgo ai neogenitori, tranquilli, l’acne neonatale è determinata dal latte nutriente della mamma ed è temporanea. Per quella vera toccherà aspettare i 16 anni).
Insomma sono importanti le tempestiche, le competenze, la flessibilità e la pazienza perchè ogni neonato personalizzerà la proprio sessione, ma l’ingrediente magico resterà sempre la passione per quello che si fa. I vostri ricordi di famiglia meritano tutta la mia dedizione.
Se state pensando quindi di prenotare la sessione per il vostro bambino per capire davvero come riesco ad addormentarli, sappiate allora che comunque state facendo un bel regalo a voi e a quel neonato che da grande, guardando quelle foto, potrà rivivere tutto l’ amore e il calore con cui è stato accolto dalla propria famiglia.